Tab Article
Le stordenti vuvuzela, vere e proprie "trombe del giudizio" che hanno reso cacofonico il surround dei Mondiali di calcio 2010, e i tentacoli del polpo Paul, protesi verso la bandierina a indicare la squadra che vincerà: sono queste, probabilmente, le immagini rimaste scolpite nella memoria di milioni di italiani che, tramite la televisione, hanno potuto seguire in tempo reale eventi sportivi che si stavano svolgendo dall'altra parte del pianeta. Se l'ampiezza del pubblico italiano che in tv ha assistito alle partite in Sudafrica è stata molto inferiore a quella registrata per Berlino 2006, il profilo delle audience è invece rimasto sostanzialmente il medesimo, a riprova della consistenza e attaccamento dei telespettatori italiani verso la Nazionale di calcio. Assai minori e molto diversi nel profilo socio-anagrafico, invece, sono stati i pubblici che hanno seguito in tv le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali, peraltro con significative variazioni tra i Giochi di Torino 2006 e quelli svoltisi nel decennio a Salt Lake City (2002) e a Vancouver (2010). Proseguendo il lavoro di analisi sui dati Auditel iniziato con lo sport "mediato", il volume ricostruisce ampiezza e profilo socio-anagrafico delle audience italiane che hanno assistito in tv alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi invernali svoltesi nel periodo 2002-2010. Un libro che getta uno sguardo in profondità sui mutamenti sociali promossi dallo sport, vero fenomeno sociale globale.